Dalle catene gourmet europee ed extraeuropee ai distributori e gli importatori, di prodotti di largo consumo come di nicchia, tutti hanno trovato quel qualcosa di speciale e inaspettato.
Che cosa ne pensa chi la manifestazione l’ha vissuta dal vivo, come i buyer, dell’atmosfera di grande ripresa che si respirava nei padiglioni? E dei numeri che consolidano un risultato oltre le aspettative per il ritorno in presenza? Ecco cosa ci hanno raccontato dalla loro viva voce.
L’Europa rimane un mercato fondamentale per l’agroalimentare internazionale. E l’Irlanda è sicuramente uno dei più dinamici, sospinto da tassi di crescita del PIL post-pandemia a due cifre. A TUTTOFOOD erano presenti anche i compratori della più importante insegna gourmet irlandese, che hanno commentato: “Quest’anno ricercavamo in particolare i prodotti lattiero-caseari e salumi. Essendo una catena gourmet cerchiamo prodotti di qualità, non solo del Made in Italy, molto apprezzato anche in Irlanda, ma anche da molti altri Paesi, che abbiamo trovato a TUTTOFOOD: erano presenti tanti territori e, soprattutto, tutte le merceologie riunite sotto lo stesso tetto, che per noi è un vantaggio importante”.
Il fenomeno gourmet è in rapida espansione non solo nel Vecchio Continente ma anche in altre aree, come il bacino del Mediterraneo. Così hanno vissuto TUTTOFOOD i buyer di una delle più importanti catene gastronomiche della regione: “Siamo rivenditori di specialità qualità premium da tutto il mondo. Selezioniamo il meglio dai vari Paesi e le proponiamo ai nostri clienti. I prodotti italiani occupano un posto importante nel nostro catalogo, ma il nostro impegno è fornire prodotti tipici locali di molti Paesi diversi, accomunati dalla cura artigianale e l’attenzione alla sostenibilità dei processi di produzione. Per noi TUTTOFOOD ha rappresentato un’importante opportunità di scoprire gli ultimi trend del settore e le novità da poter inserire nei nostri negozi”.
E le declinazioni del cibo gourmand si estendono anche alle proposte più naturali. Un binomio particolarmente sentito in Nord America, dove il contrasto con l’offerta mainstream è più forte. Ecco come lo spiegano gli acquirenti dell’importatore e distributore leader di prodotti naturali e bio in Canada: “Il nostro è un cliente ‘smaliziato’ che sa cosa cercare, legge le etichette, e non si accontenta del brand famoso. Un cliente di classe medio-alta, prevalentemente urbano, spesso single, che oltre alla naturalità ricerca anche la facilità di utilizzo di conservazione. Ecco perché a TUTTOFOOD ricercavamo in particolare prodotti naturali surgelati di qualità. Abbiamo trovato anche sostituti della carne plant-based e prodotti che uniscono alla naturalità la tradizione. Per molti consumatori canadesi, infatti, i prodotti europei sono sinonimo non solo di qualità ma anche di criteri di produzione severi”.
Visitatori professionali da 111 Paesi e hosted buyer da 66 Paesi hanno scelto anche quest’anno TUTTOFOOD per ricercare il meglio dell’agroalimentare di qualità italiano e internazionale. E si sono già dati appuntamento con gli espositori a fieramilano per l’edizione 2023.