Nella prima edizione post-pandemia non sono mancate le realtà non solo italiane, ma anche internazionali che hanno scelto di esporre a TUTTOFOOD per la prima volta.
I numeri hanno certificato il successo del ritorno in presenza di TUTTOFOOD. Ma quali sono stati i riscontri e le impressioni di chi, spesso provenendo da altri Paesi europei o anche da oltreoceano, è venuto in manifestazione, per riprendere le relazioni dal vivo con i propri stakeholder e sviluppare nuove opportunità commerciali, gli espositori? Abbiamo pensato di chiederlo direttamente a loro.
Giuseppe Caterina rappresenta Frantoio Muraglia, un oleificio pugliese – di Andria, in particolare – specializzato in oli di oliva fruttati, biologici e aromatici, con un occhio attento alla tracciabilità: “Quest’anno venendo a TUTTOFOOD non avevamo aspettative di alcun genere. È stata un po’ una scommessa, ma volevamo essere qui dopo due anni di pandemia. In generale il bilancio è molto positivo e torniamo a casa con tantissimi contatti sia italiani che esteri, su cui dovremo lavorare nei prossimi mesi”.
E c’era anche chi, con grande coraggio e intuito, dall’Italia o dall’estero, quest’anno partecipava per la prima volta. È il caso dei consorzi della pasta di Gragnano e della mozzarella di bufala campana. Che hanno unito le loro forze, come spiega il Responsabile Promozione del Consorzio per la Tutela della Pasta di Gragnano, Giovanni Cafiero: “Abbiamo deciso di partecipare per la prima volta e lo abbiamo fatto insieme. L’obiettivo era far conoscere, in particolare al pubblico straniero, le caratteristiche uniche dei nostri prodotti in un’ottica di sistema e far comprendere come pasta e mozzarella siano effettivamente prodotti ‘glocal’: nascono in Campania ma si prestano ad essere interpretati e inseriti nelle cucine di tutto il mondo. Siamo molto soddisfatti di questa prima esperienza, sicuramente torneremo nei prossimi anni”.
Un settore in cui i produttori di eccellenza italiani si sono trovati fianco a fianco con le realtà estere è il Dairy. Un mercato fortemente internazionale su cui punta anche Santangiolina, una cooperativa di allevatori lombardi che declina la tradizione in formulazioni innovative. Da qualche anno commercializza direttamente i propri prodotti e ha scelto TUTTOFOOD, anch’essa per la prima volta, per il “grande salto” del brand. Commenta il Direttore Martin Sanna: “È stata la nostra prima partecipazione e siamo entusiasti. C’è stato grande interesse dei buyer internazionali per le nostre DOP, in particolare i formaggi freschi ‘a costa fiorita’, prodotti 100% di filiera italiana. È stata un’opportunità unica per noi, che finora vendevamo quasi solo in Italia”.
Alle aziende di tutto il mondo il compito di sviluppare nei prossimi mesi le opportunità di crescita offerte dalla manifestazione. Al team di TUTTOFOOD e di Fiera Milano quello di preparare un’edizione 2023 ancora più in grande stile.