Nel mondo i grandi consumatori sono in Scandinavia e i nuovi trend si globalizzano dal Nord America. Gli italiani mettono il caffè nel panettone e sperimentano nuove miscele e nuove estrazioni.
Ogni anno nel mondo si bevono oltre 500 miliardi di tazze di caffè secondo dati dell’ICO, la International Coffee Organization. Gli italiani, si sa, ne sono grandi estimatori. Ma, forse perché prediligono i formati piccoli, con 5,5 kg pro capite l’anno non sono tra i maggiori consumatori in quantità. In testa, un po’ a sorpresa, ci sono i Paesi nordici: 12 kg pro capite l’anno in Finlandia, 9,9 in Norvegia e 9 kg in Islanda. Tra i mercati più grandi spicca il Canada, decimo con 6,2 kg pro capite l’anno.
Il Nord America, in effetti, è il luogo dove molte nuove tendenze, anche nate altrove, diventano davvero globali. Fra i trend che ci arrivano da oltreoceano quest’anno si segnala il revival del caffè turco, miscela extrafine da dissolvere direttamente in acqua, ma anche gli innovativi caffè vietnamiti. Da qualche anno il Paese, secondo esportatore mondiale, è infatti diventato anche consumatore, un po’ a modo suo: non sono per tutti il ca phe trung (caffè all’uovo) o il ca phe sua da (caffelatte ghiacciato), entrambi solo da varietà Robusta. Ancora dall’America, più vicini ai gusti europei gli healthy coffee come il caffè al tè matcha, al golden milk (con latte alla curcuma) o all’infuso di cacao.
Nelle prossime feste, intanto, il caffè si ripropone alla grande non solo come bevanda ma anche come ingrediente: a cominciare dal panettone al caffè, un vero must di quest’anno, per non parlare dei “fatti in casa” ormai consolidati come smoothie, yogurt e granite al caffè. L’altro trend imperdibile è il caffè con il cioccolato, inteso non come caffè aromatizzato, ma con l’aggiunta di vero cioccolato, fuso dal calore del caffè.
Gli italiani scoprono nuove culture del caffè
E la sperimentazione non riguarda solo gli aromi, ma anche i metodi di estrazione. Se gli italiani hanno inventato ed esportato in tutto il mondo il caffè espresso, in anni recenti hanno anche scoperto tecniche come il dripper o il French press, per non parlare del grande ritorno della moka che sta conquistando sempre più anche gli stranieri. Il mercato italiano diventa dunque sempre più interessante non solo per i produttori di macchine e i torrefattori nazionali, ma anche per quelli esteri che desiderino esportare in Italia – o da qui verso altri mercati – macchine e miscele più caratteristiche di altre culture del caffè.
“Come molti, abbiamo risentito del fermo quasi totale dell’HoReCa – spiega Gianluca Gilardi, Responsabile Marketing di Torrefazione El Miguel – e in risposta abbiamo puntato sulla diversificazione dei canali. Online abbiamo rinnovato il sito e lanciato lo shop, che prima non avevamo e che ci ha permesso di raggiungere nuovi pubblici, e nel Retail abbiamo creato una rete di piccoli selezionatori di eccellenza con cui arrivare a nuovi target nelle vendite di prossimità. Quanto alle tendenze di consumo e i nuovi prodotti, da un lato continuiamo a promuovere in Italia e nel mondo la cultura dell’espresso, con cui siamo nati e cresciuti, e dall’altro abbiamo deciso di puntare sulla moka, intesa come rito e momento conviviale, proponendo anche macinati monorigine e gourmet appositamente studiati”.
Un mercato chiave per import ed export
Fare business in Italia significa essere in uno dei centri mondiali del mercato del caffè: secondo dati ISTAT/Comitato Italiano Caffè, l’Italia è il terzo più grande mercato al mondo per l’importazione di caffè verde (dietro a USA e Germania) e il terzo al mondo (dopo Germania e Belgio) per volumi di esportazione del caffè in tutte le sue forme. In particolare, nel 2019 l’Italia ha importato 10,2 milioni di sacchi di caffè verde da 60 kg, in aumento dell’1,48% rispetto all’anno precedente, mentre le esportazioni di caffè torrefatto sono state pari a 5,2 milioni di sacchi equivalente verde, con un aumento del 16%. I mercati europei come Francia, Germania, Austria più il Regno Unito assorbono oltre il 60%. Tra i Paesi extra UE quote significative vanno verso Svizzera, USA, Australia, Russia e Canada, mentre gli aumenti più interessanti si registrano, in particolare, verso l’Europa orientale, Israele, Arabia Saudita, Cina e Corea del Sud.
A TUTTOFOOD 2021, a fieramilano dal 17 al 20 maggio, il caffè avrà un posto di rilievo nell’area TUTTODRINK e sarà valorizzato dal contesto di una manifestazione che riunisce tutte le filiere Food & Beverage sotto un unico tetto.