L’evento must per la pasta, organizzato dall’omonima rivista in collaborazione con Fiera Milano, approfondirà gli aspetti tecnico-scientifici, i trend e le abitudini di consumo in oltre 14 incontri.
Non c’era certo bisogno di conferme, ma se ce ne fosse stato, durante i lockdown sono arrivate: la pasta è uno degli alimenti più amati, cucinati e variamente reinterpretati in Italia e nel mondo. Da diversi anni il Pastaria Festival è l’evento per antonomasia dove la pasta viene celebrata, discussa e approfondita: e quest’anno, per offrire un ulteriore valore aggiunto ai professionisti e a tutti i pasta lover, il festival si terrà nell’ambito di TUTTOFOOD martedì 26 ottobre.
Organizzato dall’omonima rivista in collaborazione con Fiera Milano, l’evento prevede un ricco palinsesto di oltre 14 incontri, animati dai contributi di esponenti delle maggiori università italiane, di importanti enti di ricerca di autorevoli esperti ed analisti di settore.
“Nato nel per celebrare il decennale della rivista, il Pastaria Festival è diventato un appuntamento annuale atteso da tutti gli attori delle filiere della pasta – commenta Lorenzo Pini, Direttore di Pastaria – perché qui condividono con associazioni e accademia lo stato dell’arte della ricerca sulla pasta. Per questo abbiamo ritenuto importante inserirlo in una manifestazione di respiro internazionale come TUTTOFOOD, dove espongono tutti i principali produttori, con un format personalizzato che valorizza le sinergie con la parte espositiva. Inoltre, ci spostiamo per la prima volta a Milano, città diventata un hub del Food & Beverage mondiale”.
Moltissimi e di grande attualità gli argomenti che verranno affrontati. Per quanto riguarda le nuove tendenze di consumo, si parlerà ad esempio di come valorizzare le filiere corte e le produzioni locali in risposta alle esigenze emerse dalla crisi del COVID-19 e dall’emergenza ambientale, mentre riguardo ai prodotti innovativi verranno approfondite, tra le altre, la pasta fresca prodotta con sfarinati di grano duro fermentati, con i relativi aspetti tecnologici e nutrizionali, o la produzione e caratterizzazione della pasta di legumi, una nicchia in forte crescita per rispondere alla richiesta di alimenti bassi in carboidrati e alti in proteine. Non mancherà un’incursione nel mondo dei novel food, con un dibattito sugli estratti proteici da insetti, sempre nell’ottica di ottenere paste ad alto contenuto di proteine.
Oltre che aspetti specialistici, come l’utilizzo di frumenti innovativi per ridurre l’indice glicemico della pasta o la digeribilità delle paste di legumi, si toccheranno anche temi relativi al contenuto di servizio – e la sostenibilità – cui i consumatori sonio sempre più attenti, con un approfondimento sui materiali alternativi per il packaging della pasta o i rivestimenti e trattamenti della carta e potenziale impiego per pasta fresca, senza dimenticare la sicurezza, la durata a scaffale e gli scenari di fine vita degli imballaggi, in particolare per la pasta fresca. Grazie ai contributi di esperti e analisti verranno anche analizzate le nuove abitudini alimentari, con conferme e novità, ma anche i consumi di pasta fuori casa prima e dopo la pandemia.