Da diverse edizioni ormai TUTTOFOOD, anche grazie alle autorevoli partnership, è l’evento per antonomasia dove fare il punto sulle tendenze Food & Beverage nella distribuzione organizzata e nel Retail, in particolare con la grande arena di Retail Plaza. Spazio-evento che ritorna anche a TUTTOFOOD 2021 per fare il punto sull’innovazione nel settore, quest’anno avvalendosi di partnership del mondo accademico e del contributo dei media di riferimento, oltre alla collaborazione di Retail Institute Italy, l’associazione punto di riferimento del settore nel nostro Paese. Inoltre, tutto il format è stato ripensato e prodotto insieme a Business International – Fiera Milano Media. Moltissimi i temi caldi che verranno approfonditi: dai nuovi formati del Retail, con un focus Discount, dall’Healty Food, alla crescita del Food Delivery e del Last Mile, ai servizi sempre più personalizzati nel Retail omnicanale del futuro, dalla sostenibilità e le evoluzioni digitali del marketing e della Grocery transformation, fino alle conversazioni con i top manager della GDO che parleranno dei loro modelli di business e strategie per innovare. Saranno anche coinvolte le principali testate del settore, con la conferma delle media partnership con Distribuzione Moderna, GDO Week e Largo Consumo.
Tra i relatori, sono già confermati: Cris Nulli, Founder di Appetite for Disruption; Matteo Sarzana, General Manager di Deliveroo Italy e Presidente Assodelivery; Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo Italia; Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato del Gruppo Végé, Massimiliano Silvestri, Presidente LIDL Italia. Parteciperà inoltre Giuseppe Stigliano, CEO di Wunderman Thompson Italy (Gruppo WPP), Docente di Retail Marketing Innovation in IULM, Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano e coautore dei volumi Retail 4.0 - 10 Regole per l’Era Digitale e Onlife Fashion - 10 regole per un mondo senza regole.
Quali dunque le tendenze che ci possiamo aspettare? “Stanno sicuramente cambiando molte cose, e non solo a causa della pandemia – risponde Stigliano –. Un cambiamento è sicuramente l’ampliamento della platea del digitale a nuove categorie come i senior e, in parallelo, un diverso approccio all’omnicanalità, che è più un modello ideale che una realtà. Molte aziende, specie medio-piccole, hanno capito che è più importante focalizzarsi su pochi canali in linea con la propria offerta piuttosto che puntare a un’omnicanalità poco fattibile”.
“Anche nell’approccio di marketing – prosegue Stigliano – sta avvenendo un profondo cambiamento. Stiamo passando da ‘make people want things’ a ‘make things that people want’. Non solo a livello di prodotti, ma anche di servizi. Ad esempio, il delivery ci ha abituati a certi standard di consegna e quindi oggi li pretendiamo anche dal negozietto sotto casa al quale prima non avremmo mai pensato di richiederli. A mio parere non era vero nemmeno in passato che il marketing dovesse creare i bisogni, ma oggi questo è più che mai evidente”.
Cosa consigliare dunque alle aziende? Suggerirei prima di tutto di considerare che il mondo verso cui stiamo andando richiede grandissima flessibilità e rapidità di esecuzione. E, per definizione, più sei piccolo più sei flessibile, quindi in questo momento storico le PMI di cui è ricco il settore Food hanno un’opportunità più unica che rara di costruirsi un vantaggio competitivo, a patto di comprendere che oggi ‘vantaggio competitivo’ significa impegnarsi per il miglioramento continuo”.