Cosa
Food Waste: da un problema a un’opportunità
Oltre 2.600 miliardi di dollari. Secondo stime della FAO, a tanto ammontano a livello globale i costi diretti e indiretti dello spreco alimentare, che può riguardare fino a un terzo del cibo prodotto. Lo spreco alimentare si può presentare in due forme: Food Waste e Food Loss. Per Food Loss si intende una minore quantità o qualità di cibo disponibile dovuta a decisioni dei produttori, a monte della distribuzione, il fuori casa e i consumatori finali. Il Food Waste è invece la perdita di cibo a valle della catena del valore, in queste ultime componenti.
Perché
Un impegno di sostenibilità non solo ambientale, ma sociale
La lotta agli sprechi alimentari riguarda quindi tutti gli attori della filiera che, secondo il principio di Extended Producer Responsibility, sono valutati da un’opinione pubblica sempre più consapevole. Non contrastare lo spreco alimentare può dunque portare a problemi reputazionali, oltre che a problematiche di sostenibilità ambientale e sociale. Negli accordi internazionali, la crescente consapevolezza riguardo agli sprechi si riflette nell’Obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Fin dal 2011 la FAO ha elaborato due indici per valutare i progressi in questo processo, il Food Loss Index (FLI) e il Food Waste Index (FWI).
Come
Cosa bisogna sapere (e fare)
Sono molti i Paesi e le organizzazioni internazionali che hanno adottato leggi e regolamentazioni per ridurre gli sprechi alimentari. In alcuni Paesi la filosofia degli interventi punta soprattutto a facilitare e incentivare le donazioni (è ad esempio l’approccio dell’Italia) mentre altri perseguono in modo più diretto i comportamenti non virtuosi (è il caso della Francia). Ecco una panoramica delle principali legislazioni.
· Le normative UE. Nel 2016 il Consiglio UE ha approvato un documento sullo spreco alimentare seguito nel 2018 da una Direttiva sui rifiuti alimentari.
· Italia. In Italia il contrasto alimentare è regolato da una legge del 2016 che, tra le altre cose, facilita le donazioni di cibo in scadenza.
· Francia: nel 2012 ha introdotto l’obbligo di riciclo dei rifiuti organici e dal 2016 vieta ai rivenditori di gettare gli alimenti in scadenza.
· Norvegia: nel 2017 il governo norvegese ha firmato un accordo con le aziende per dimezzare la quantità di alimenti sprecati.
· Danimarca: adotta dal 2016 un programma di sussidi alle aziende che riducono gli sprechi alimentari.
· Australia: è stato il primo Paese a darsi un obiettivo quantificato: ridurre del 50% gli sprechi alimentari entro il 2030.
· Dubai: la municipalità di Dubai ha firmato una lettera d’intenti con gli albergatori locali per ridurre lo spreco alimentare nel settore.
Per saperne di più
Iniziative europee
Panoramica delle iniziative dell’Unione Europea contro lo spreco alimentare:
https://ec.europa.eu/food/safety/food_waste_en
Strategia Farm to Fork
Strategia europea dal campo alla tavola per un’industria alimentare più salutare ed ecosostenibile:
https://ec.europa.eu/food/farm2fork_en
Green Deal Europeo
Piano d’azione per raggiungere l’obiettivo di un continente a impatto zero sulla natura:
https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en
Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile
L’ambizioso programma mondiale che impegna i Paesi aderenti all’ONU fino al 2030:
https://www.un.org/sustainabledevelopment/development-agenda/
Iniziative in Nord America
Panoramica delle iniziative contro gli sprechi negli Stati Uniti:
Standard e certificazioni
Alcune certificazioni delle buone pratiche contro lo spreco alimentare nei diversi continenti:
https://www.waste360.com/zero-waste/zero-waste-business-council-launches-certification-program