Chi sa innovare piace ai buyer internazionali

Il prodotto italiano, europeo e di tanti altri territori ricchi di tradizione alimentare di tutto il pianeta continua a piacere. Solo per limitarci al Made in Italy, l’export è in costante aumento negli ultimi anni e anche il 2023 è iniziato con il segno positivo. Secondo una recente analisi di Coldiretti, nei primi mesi dell’anno aumentano del 18% le vendite di agroalimentari dall’Italia verso altri Paesi e si prevede che faranno segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno.

Un’occasione di networking internazionale senza confronti

Ma in tutto il mondo i consumatori sanno quello che vogliono. E a TUTTOFOOD 2023 – a fieramilano dall’8 all’11 maggio prossimi – i buyer internazionali cercano la giusta sintesi fra tradizione e innovazione. Solo gli hosted buyer saranno più di 700 da 81 Paesi e, affiancati da migliaia di altri operatori professionali da tutto il mondo, incontreranno oltre 2.000 brand provenienti da 45 Paesi su 7 padiglioni, tutti pressoché già al “tutto esaurito” e occupati a maglia stretta.

Tra i principali mercati focus di TUTTOFOOD c’è da sempre l’Europa. “La nostra è una grande azienda impegnata nella ristorazione collettiva, in Italia e all’estero. Essere aggiornati sulle ultime tendenze e sulle esigenze dei consumatori è per noi cruciale”, spiega Stefano Teatini, International Head of Procurement di Cirfood, con base in Belgio e nei Paesi Bassi. “Quello che i nostri clienti ci richiedono sono prodotti sostenibili ma anche sani e salutari, oltre a fonti di proteine alternative e vegetali. A TUTTOFOOD 2023 mi aspetto di trovare una vetrina completa di prodotti nuovi e particolari, per diversificare e ampliare l’offerta dei nostri ristoranti in modo da soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più ampio”.

Le Americhe continuano a guidare i trend

Anche gli USA rappresentano un importante riferimento. “Vediamo crescere l’interesse per formaggi italiani e non solo”, racconta Andrea Berti, Senior Director, Development Department Atalanta Corporation, operativo negli Stati Uniti, “soprattutto per il prodotto autentico importato, ad esempio feta dalla Grecia, prodotti di pasticceria, burro e prodotti di latte di pecora. Ma soprattutto i consumatori richiedono prodotti con valore aggiunto. Per esempio, il formaggio, invece che considerare il pezzo intero, deve essere grattugiato, in un formato facile da aprire, integrato magari in un’insalata o in un ‘meal kit’. In ogni caso i nostri clienti, specialmente negli anni recenti, sono molto sensibili alle variazioni di prezzo  e alla capacità di garantire la disponibilità del prodotto sul lungo periodo”.

Mentre in Sud America, dove il clima spesso caldo favorisce l’attenzione per la forma fisica, il consumatore ricerca prodotti salutari che non costino troppo, ma anche che non facciano dimenticare le vacanze in Europa: “Ora che sono tornate alla loro vita normale”, afferma  Gisela Maruch, Global Sourcing & International Purchasing Manager di Verdemar Supermarkets in Brasile, “le persone  cercano referenze innovative e sane e, allo stesso tempo, a un buon prezzo. Il nostro obiettivo a TUTTOFOOD 2023 è trovare prodotti europei che rispondano a queste caratteristiche e che i nostri clienti possano acquistare qui in Brasile, ricordando i viaggi che hanno fatto in Europa. L’obiettivo è anche acquistare prodotti che modifichino il palato brasiliano nella direzione di una maggiore qualità e raffinatezza, cambiando gradualmente la nostra cultura del consumo verso prodotti più sostenibili e più salutari”.

A TUTTOFOOD 2023 prodotti dall’Italia, l’Europa e il mondo attendono i buyer italiani e internazionali. Se sei un operatore professionale vieni a scoprirli acquistando subito il tuo biglietto. Se desideri esporre come azienda, informati su come assicurarti uno degli ultimi spazi disponibili.