Dati IRI: Tra coccole e beni essenziali gli italiani si prendono una pausa

Fiera Milano, Rho
08-11.05.2023

Dati di mercato

Dati IRI: Tra coccole e beni essenziali gli italiani si prendono una pausa

Secondo IRI, nel 2021 le vendite nella GDO si sono assestate, mentre continua il rimbalzo del Beverage sospinto dalle riaperture del fuoricasa. Bene i dolci, la carne e le paste fresche e secche.

Continua il rimbalzo del Beverage, sospinto dalle riaperture del fuoricasa. È questo il dato più evidente che emerge dalle rilevazioni effettuate per TUTTOFOOD 2023 da IRI sulle vendite nella grande distribuzione. Tra il dicembre 2020 e lo stesso mese del 2021, il commercio di Bevande Alcoliche, Analcoliche, Birra e Vino nel canale Grossisti Bevande (Integrati e Consorzi) ha infatti visto un boom di ben un terzo (+32%), tornando oltre la soglia dei tre miliardi in valore (3.089 milioni di euro).

 

Quali tendenze ci suggeriscono invece gli andamenti dell’alimentare confezionato nella distribuzione organizzata? Dopo i forti incrementi del 2020 legati ai lockdown, e in generale alla pandemia, nel 2021 gli italiani sembrano essersi presi una pausa di riflessione. Nel complesso l’alimentare confezionato resiste (-1,5%) mancando di poco quota 4 miliardi (3.988 milioni di euro in valore) ma molte merceologie fanno registrare un segno meno.

 

Interessanti gli spunti sui trend di consumo suggeriti dalle merceologie che invece continuano a crescere. Al netto dell’exploit dei Prodotti da Ricorrenza – che fanno segnare un +25% soprattutto per le specificità del prodotto e le stagionalità dell’anno – si segnala l’ottima performance dei Freschi Dolci, segno che gli italiani hanno ancora voglia di coccolarsi: con una crescita a due cifre (+12,6%) hanno raggiunto vendite per 26 milioni di euro in valore.

 

Il duplice dato della pasta suggerisce invece che da, un lato, abbiamo ancora voglia di darci da fare in cucina, magari preparando un buon condimento per una Pasta Fresca (che sale dell’1,9% a 72 milioni di euro); dall’altro, facciamo scorta di prodotti di base e di lunga durata come la Pasta Secca (+7,4% a 95 milioni di euro). Bene anche la Carne Confezionata che, con un +5,9%, totalizza 80 milioni di euro in valore.

 

Una chiusura d’anno attendista, dunque, che guarda agli sviluppi di un 2022 ancora tutto da decifrare.