TUTTOFOOD rivela i trend su cui scommettere nel 2022

Fiera Milano, Rho
08-11.05.2023

Osservatori

TUTTOFOOD rivela i trend su cui scommettere nel 2022

Dai vincitori del Better Future Award e dai commenti degli chef APCI preziosi suggerimenti sulle tendenze da tenere d’occhio per sviluppare nuove nicchie di business.

Forte della sua grande propensione all’internazionalità, TUTTOFOODa fieramilano dall’8 all’11 maggio 2023 – propone uno sguardo diverso sulle tendenze dell’anno appena iniziato. Dalla viva voce degli chef attivi in Italia come all’estero di Associazione Professionale Cuochi Italiani, partner della manifestazione, sono stati raccolti suggerimenti, tendenze e curiosità su tutto ciò che sarà “in” o “out” quest’anno. Il tutto accompagnato da interessanti suggestioni provenienti dalle aziende italiane ed estere che interagiscono con TUTTOFOOD.

 

Alcune delle proposte più interessanti sono emerse dal primo Better Future Award, il riconoscimento di TUTTOFOOD ai migliori prodotti nelle categorie innovazione, sostenibilità e packaging. Ad esempio Palmiro, l’aceto di datteri di Casa Olearia Taggiasca che, grazie all’utilizzo del succo di dattero, è adatto anche a chi non vuole consumare alcol. Sempre in tema di condimenti, Cocado è composto da olio di cocco vergine bio e olio di avocado uniti per rafforzarne le proprietà. Un modo innovativo di declinare i super food è la gamma di paste Chamhealthy’on di Rustichella d’Abruzzo. Oltre alla già classica spirulina, gli spaghetti sono offerti anche al matcha e ginseng, carboni vegetali, curcuma e zenzero o frutti rossi. Un’altra combinazione healthy è quella con la frutta a guscio, come nelle arachidi allo zenzero proposte da Domenico De Lucia, sia come snack sia come complemento alle ricette.

 

Lato consumatore, invece, quali tendenze di consumo osservano gli chef APCI nel fuoricasa? Per il Presidente, Roberto Carcangiu, “…il 2022 sarà un anno bifronte: da un lato assisteremo all’affermazione dei novel food – dagli insetti ai cibi prodotti in laboratorio – e dall’altro ancora al ritorno alla tradizione”. Aggiunge Anna Maria Pellegrino, presidente fondatrice dell’Associazione Italiana Food Blogger: “Bisogna riconquistare i clienti con piatti ‘facili da capire’ mentre l’attenzione alla sostenibilità si evolve in consapevolezza. Sempre più gli chef dovranno raccontare una storia unica e non basterà più appellarsi al km zero”.

 

Per Roberto Dal Seno, Executive chef San Clemente Palace Kempinski (Venezia), “Di recente è di sicuro IN tutto ciò che è green e sostenibile e di conseguenza OUT, ad esempio, alimenti di origine animale molto trattati come il fois gras – un tempo apprezzato – che non rispetta il benessere animale o l’ambiente”. Vivendo e lavorando negli USA infine, Barbara Pollastrini, Executive chef di Kitchen 90210 (Los Angeles) ci offre una visione internazionale sulla percezione della cucina italiana: “Mi ha colpito un nuovo burro veg fatto di olio e burro di cacao. Decisamente OUT i pasti con più portate, l’uso eccessivo di aromi forti come il tartufo e gli ingredienti forti in generale”.

 

Una conferma che tradizione e innovazione si incontreranno sempre più nelle proposte post-pandemia.